<analytics uacct="UA-6089322-1" ></analytics>

CinemaDelPassato:Variante A: differenze tra le versioni

Da Cantiere.
(Nuova pagina: ==IL CINEMA DEL PASSATO== Li avevo visti, uno dopo l'altro in una malinconica progressione, apporre equivoci cartelli di chiusura temporanee, poi togliere le locandine, infine chiude...)
(Nessuna differenza)

Versione delle 18:48, 10 lug 2008

IL CINEMA DEL PASSATO

Li avevo visti, uno dopo l'altro in una malinconica progressione, apporre equivoci cartelli di

chiusura temporanee, poi togliere le locandine, infine chiudere le porte e sbarrarle con asse

di legno.

In alcuni casi la chiusura era drasticamente annunciata, in altri veniva crudelmente mascherata

da una prossima e non meglio annunciata ristrutturazione.

Sono rimasto d'apprima sorpreso, poi a dir poco deluso, per un qualche momento mi sono anche

davvero adirato.

Io continuo a considerare il cinema come l'intrattenimento piu popolare e praticato, stacco

regolarmente biglietti d'ingresso, cerco di non perdermi alcun film con qualche attrattiva.

Non riuscivo a comprendere compiutamente le motivazioni di quella improvvisa proliferazione di

chiusure.

Certo l'offerta di intrattenimento si era fortemente e pericolosamente ampliata.

Vorrei essere chiaro, la pericolosità non consiste a mio parere nell'ampliamento delle

opportunità, quanto piuttosto nella futilità delle proposte, spesso legate a mode volute

dall'imperversante consumismo.

Certamente la televisione per un certo target poteva risultare piu comoda.

Indubbiamente i giovani formulavano richieste sempre piu caratterizzate verso la spettacolarità

tout court e mettevano in primo piano il ritrovarsi rispetto a cosa vedere.

Ma il cinema non era la settima arte?

Io ero cresciuto a pane, burro, marmellata e celluloide.

Questa crisi mi lasciava stordito.


Dopo, a freddo, ho voluto ripercorrere in una lenta passeggiata la strada che dal cuore della

mia città, Bologna, dall'ombra delle due torri punta dritta verso Borgo Panigale.

Non per immalinconirmi una volta di più, ma per omaggiare un'ultima volta tutti quei locali che

hanno saputo trasmettere a me, come a tantissimi altri , emozione e occasioni per pensare.