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Discussione:LinuxDay:Finanziamento

Da Cantiere.
Versione del 3 nov 2008 alle 09:01 di Rresoli (Discussione | contributi) (Conclusione)

Finanziare i progetti e in particolare LinuxDay

In questi giorni ho riflettuto molto su quello che sto facendo. Il progetto "Cantiere" nel suo insieme cresce e mi rendo conto delle incredibili potenzialità e possibilità. Dunque si fa impellente la questione delle aspettative e diventa necessario rifare il punto della situazione.

Ora l'attenzione è concentrata su LinuxDay. Ecco alcune considerazioni sparse:

  • mi convinco sempre di più che LinuxDay sia un progetto valido e il risultato potrà interessare molte persone;
  • ancora c'è molto lavoro da fare per costruire una piattaforma di collaborazione che sia efficace, chiara e non troppo complicata.
  • le collaborazioni avviate finora sono state eccezionali, in particolare con Andrea, PauLoX, Franco, Emil, Francesca, Giancarlo.
  • la mole di cose da fare che mi cade sulle spalle è enorme. Ma è un lavoro che mi appassiona molto. C'è molto da fare nella comunicazione del progetto, nella ricerca di nuove collaborazioni.

In considerazione però dell'impegno che questo progetto mi prende, è importante per me capire come far quadrare il tutto professionalmente, fermo restando il rispetto per alcuni principi basilari, in particolare.

  • l'opposizione alle logiche classiche di copyright
  • l'assoluta indipendenza nella ricerca e nello sviluppo dei video

Prendendola larga, credo che simili progetti potrebbero essere finanziati seguendo 4 strade:

  • committenza
  • competenza
  • consulenza
  • vendita

committenza

Nella committenza, qualcuno di esterno richiede la creazione di un prodotto con certe caratteristiche, e mette dei soldi sul piatto. Si contratta, ma in genere si produce secondo le esigenze del committente. Non è questo il caso (LinuxDay) e forse difficilmente si accetteranno lavori di questo genere, in quanto i condizionamenti del committente possono essere forti, visto che lui paga e giustamente pretende un lavoro di suo gusto. Ma questo entra in conflitto con l'indipendenza della ricerca.

competenza

Nella competenza, il video è un veicolo pubblicitario per un'altra attività: insegnamento di GNU/Linux, vendita di computer, assistenza tecnica, per fare degli esempi. Anche questo modello di business devo scartarlo, perché finirei per fare altro e non produrrei più video.

Probabilmente altri sfrutteranno i video professionalmente. Sono contento se questo succede, significa che il mio lavoro ha un senso di esistere.

consulenza

Poi c'è la consulenza, intesa come gestione e sviluppo di video partecipativi. La responsabilità sui contenuti è di altri, noi gestiamo solamente la piattaforma. Non è il caso per LinuxDay e anche con il Cantiere siamo ancora in alto mare.

E poi non è che faccio questo lavoro "pour parler". Mi piace approfondire certi argomenti, non tutti.

Vendita

Non ci resta che la vendita. Di che cosa? A chi? Ho fatto una lista delle possibilità:

  • partecipazioni / donazioni
  • versioni non "crippled" o ad hoc
  • vendita di DVD

Vendita in dettaglio...

partecipazioni / donazioni

Chi si riconosce nel messaggio, lo trova utile, lo usa professionalmente, ne vorrebbe di nuovi e ha la disponibilità finanziaria, potrebbe supportare lo sviluppo di nuovi episodi.

Non è una strategia che possa garantire una sicurezza di finanziamento, in quanto tutto dipende dalla buona volontà delle persone.

In questa categoria va inclusa anche la ricerca di fondi presso fondazioni private (Google?) o enti pubblici, ma come sappiamo questa è un'attività che richiede tempo e pazienza.

versioni non "crippled" o ad hoc

I video prodotti verranno indubbiamente rilasciati con licenze copyleft (CC by-sa e GNU GDL). Pur rimanendo in questa logica però si potrebbero prevedere delle piccole limitazioni formali, mantenute fino all'ottenimento del finanziamento. Fra queste limitazioni si può pensare:

  • versioni a risoluzione o dimensioni più basse
  • il logo "biasco.ch" in sovraimpressione
  • la vendita di versioni con loghi ad hoc

In quest'ultima categoria rientra chiaramente anche la pubblicità.

vendita di DVD

Altra alternativa è invece la vendita di DVD, non solo contenenti il video per DVD players, ma anche il video già compresso in diversi formati, una versione offline del materiale e magari addirittura il materiale grezzo per eventuali rimontaggi.

Chiaramente il costo dei DVD deve essere ragionevole e competitivo rispetto allo sforzo di copiarselo, ma deve comprendere anche i costi di stampa, grafica e spese di spedizione.

Conclusione

Volevo condividere con voi queste riflessioni e sapere cosa ne pensate.

Rispondetemi in questa pagina di discussione oppure scrivetemi una mail: i n f o @ b i a s c o . c h

--Christian (discussione) 16:46, 6 ott 2008 (CEST)

Ieri (2 Novembre 2008) abbiamo (noi del LinuxTrent) mostrato "Lo Gnu ..." alla fiera "Fa la cosa giusta" di Trento; in alcuni momenti si formavano capannelli di persone.

http://www.flickr.com/photos/crackedboy/2997080942/in/set-72157608601498985/

Credo che l'idea dei DVD sia molto valida, perchè uno può guardarseli sul player casalingo senza accendere il pc. Potrebbero essere acquistati in lotti dai LUG, per esempio, e distribuiti in occasioni come queste.


Blender

Spero di poterti rispondere più velocemente domani, comunque la pubblicazione dei video del progetto blender utilizza delle tecniche di finanziamento che si possono applicare a questo caso, magari sul loro sito trovi degli spunti.

--PauLoX (discussione) 18:20, 6 ott 2008 (CEST)

CPM, Costo di produzione, lingue

Da una parte concordo con Francesca che il prezzo attuale deve essere almeno di 2'000 euro se questo vuole essere un lavoro. Senza considerare i ritmi di lavoro forsennati, ho impiegato più di tre mesi per realizzare due episodi (senza tenere conto dello sviluppo del format e del lavoro prima). Bisognerebbe poi considerare oneri fiscali, contributi etc e dunque la stima appare subito più che legittima.

Forse le prossime puntate possono essere un po' più veloci, ma ancora non abbiamo calcolato lo sforzo necessario nella distribuzione del video e nella ricerca fondi.

D'altra parte bisognerà anche considerare quanto il mercato valuta simili lavori.

  • esiste un mercato?
  • chi è interessato a questi lavori, che valore gli dà?
  • Chi sono i concorrenti? Possono offrire prodotti simili allo stesso prezzo?

Sono tipiche domande da imprenditori, business plan e altre cose antipatiche. Ma forse sono domande che dobbiamo porci.

Un altro aspetto interessante potrebbe essere quello del valore dato rispetto agli standard della pubblicità. Da qualche parte ho letto che per la pubblicità in video su internet, tutto si misura in Cost-per-mille ovvero, quanto sono disposto a pagare io azienda per 1'000 visioni del video? Sembra che allo stato attuale il valore oscilli fra i 15 e i 90 dollari.

Consideriamo la cifra tonda di 20 euro. Se il video costasse 2'000 euro, significherebbe che sarebbe interessante per uno sponsor se facesse 100'000 click. Nel caso del famoso π-videoblog 4 siamo sicuramente intorno ai 40'000 se consideriamo che sono più di 18'000 solo su arcoiris, almeno 7'000 dal mio sito, oltre 4'000 su Youtube, e poi una marea di persone l'hanno postato su Google, Youtube, Libero, etc. E poi ancora le visioni "fisiche" durante i LinuxDay, convegni, etc.

Lontani dai 100'000? Ma stiamo parlando solo della versione in italiano! Ci potrebbero essere le versioni in inglese, spagnolo, e forse anche in francese e tedesco (al limite però...). Dunque, forse si potrebbe pensare che il costo produttivo va suddiviso fra le potenzialità delle varie lingue.

Nello stesso tempo però è evidente che non tutti i video possono avere lo stesso successo. Firefox interesserà probabilmente di più di GNOME o di Ekiga.

Che ne dite?

--Christian (discussione) 02:24, 22 ott 2008 (CEST)

Interessante il secondo aspetto. Con un'adeguata pubblicità, si potrebbero raggiungere i 100'000. Credo poi che con le versioni inglese e spagnolo la cifra si raggiunga molto più in fretta (se qualche amico di amico con un blog in inglese ti fa pubblicità, le cose sono ancora più semplici). Ad ogni modo è un'idea, bisognerebbe vedere se lo sponsor è interessato ad un'utenza estera. --Andrea (discussione) 11:57, 22 ott 2008 (CEST)
Molto meglio se direttamente lo sponsor è estero!
--Christian (discussione) 12:19, 22 ott 2008 (CEST)