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LaForzaDelRifiuto:Episodio 1/Variante A: differenze tra le versioni

Da Cantiere.
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==CASSONETTI DIFFERENZIATI==
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#redirect [[Cassonetti differenziati]]
 
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In questa prima puntata tentiamo di fornire qualche basilare definizione.
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Innanzitutto, cos’è un rifiuto?
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Siamo tutti d’accordo nel considerare rifiuto tutto ciò che finisce nella pattumiera di casa. Beh, non è così semplice.
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“Rifiuti sono tutte quelle sostanze o oggetti che risultano di scarto o avanzo alle più svariate attività umane” [Wikipedia].
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Decreto lgs 22/97 all'art. 6 – Definizioni: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A (elenco dei Codici Europei Rifiuto) di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia obbligo di disfarsi. [appare l'allegato A]
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Anche quanto appena detto potrebbe sembrare un po’ troppo vago, ma il concetto stesso di rifiuto lo è.
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Ad esempio, tutti noi consideriamo come rifiuti una tazzina da caffè frantumata o l’olio che abbiamo utilizzato per friggere le patatine. Ma possiamo definire rifiuto un vaso che conteneva la nostra pianta preferita che ormai si è seccata? L’oggetto in questione, anche se ora inutile, conserva intatte le funzioni per le quali è stato creato. Può essere d’impiccio, ma non è certo uno scarto.
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Secondo noi va considerato rifiuto solo ciò che  veramente non può in alcun modo essere riutilizzato da chi lo possiede o da altri, ciò che non ha più o ha esaurito lo scopo per il quale è stato prodotto.
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Facendo proprio questo assunto, già ridurremmo il volume della nostra spazzatura.
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Ad ogni modo, se proprio vogliamo liberarci di oggetti e sostanze che a noi non servono proprio più e che ci sono d’intralcio è bene sapere che esiste la possibilità di sbarazzarsene in modo civile e appropriato, affinché non venga danneggiato ulteriormente l’ambiente e anzi addirittura qualcuno possa riutilizzare ciò che a noi non serve più.
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Tornando alle definizioni, tutti sappiamo che i rifiuti sono classificati e differenziati e che a ogni categoria di rifiuto corrisponde un diverso sistema di raccolta o di smaltimento.
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Quante volte, tuttavia, pur avendo la volontà di differenziare i rifiuti, abbiamo finito per ignoranza per destinarli nel cassonetto sbagliato?
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Iniziamo dai materiali più semplici da gestire e riconoscere:
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IL VETRO
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Appare la foto del cassonetto del vetro che si trasforma in immagine digitale
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Una bottiglia di vetro impiega 4.000 anni, giorno più giorno meno, per biodegradarsi, mentre può essere riciclata all’infinito. Infatti non subisce un logorio con i cicli di riuso.
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Però, considerato che per fondere le bottiglie utilizzate al fine di produrre nuovi contenitori significa impiegare energia di molto superiore a quella necessaria per lavare e sterilizzare le vecchie bottiglie, se ne avete la possibilità, consegnatele intatte se proprio non potete rivitalizzarle.
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[es. di aziende o altro che ritirano i vuoti]
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Compaiono ad uno ad uno gli oggetti che si possono gettare, barrati quelli che non si possono gettare
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cosa infiliamo in questo cassonetto?
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cocci di vetro       
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[SI: bottiglie e bicchieri anche rotti, vasetti
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NO: ceramica (foto di tazzina), anche pirofile, specchi, porcellana (foto di una bambola), lampadine, neon, vetri di finestre]
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Se produciamo vetro utilizzando vetro di recupero si risparmia non solo in materia prima, ma anche in energia perché la temperatura di fusione di questo vetro è più bassa e sono ridotte anche le emissioni inquinanti in atmosfera.
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Nello stesso cassonetto dobbiamo gettare ALLUMINIO e altri metalli
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AL - ACC
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SI: Lattina, scatolame (tonno, pelati), bomboletta, vassoi e piatti in alluminio, carta allu   
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NO: Tetrapak e tutti i metalli accoppiati con altri materiali
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Risciacquate sia le bottiglie e i vasetti, sia lo scatolame e le lattine prima di gettarli nel cassonetto! Non dovete proprio lavarli col sapone, ma sciacquarli. Dai sforzatevi!
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CARTA  e CARTONE vanno gettati qui:
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INSERIRE IMMAGINI di quotidiani, giornali e riviste, quaderni, fogli e depliant pubblicitari, imballaggi, brick, sacchetto per il pane.
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NO: fazzoletti di carta usati, carta imbrattata da alimenti (cartone per pizza, bicchieri e piatti di carta), polistirolo, carta carbone, carta cerata.
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[mentre appaiono le immagini:] “scatole e scatolame (e brick) vanno schiacciati, privati di nastri adesivi e di altri parti metalliche o in plastica”
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La carta riciclata viene prodotta con la cellulosa della carta recuperata attraverso la raccolta differenziata e non dal legno.
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Anche se il disboscamento del pianeta è dovuto alla creazione di pascoli per gli allevamenti piuttosto che alla produzione di carta, evitiamo di accelerare la nostra dipartita!
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La PLASTICA va gettata qui (INSERIRE L'IMMAGINE DEL CASSONETTO), ma non tutta! Attenzione, solo PET, PE, PVC, PP (?) e schiacciate le bottiglie!
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INSERIRE LE IMMAGINI
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SI: bottiglie, flaconi di shampoo e detersivo, tanichette, tubi, fili elettrici e  nastro isolante, sacchetti per la spesa, sacchetti per surgelare i cibi.
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NO: bottiglie di olio (?), cassette di plastica e imballaggi, polistirolo, borse e sacchetti di nylon, sottovasi e dentifricio, bicchieri e piatti di plastica, vasetti dello yogurt e contenitori con questi simboli
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[appaiono in sequenza con musica grind core libera]: fiamma, teschio e corrosivo.
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Con UMIDO s'intende il materiale organico altamente deperibile, come ad esempio lo scarto di frutta e verdura.
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A causa degli odori prodotti dalla decomposizione vi conviene raccogliere l'umido in un apposito contenitore in plastica con coperchio, talvolta fornito dalla azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti.
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Oltre a resti di frutta e ortaggi potrete raccogliere carne e pesce a “tocchetti”, gusci di uova, alimenti deteriorati, fondi di caffè o te , foglie e terriccio,pane, pasta e riso, lettiere di animali domestici, paglia, cortecce,segatura e, infine, i tovagliolini di carta usati.
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Tutto questo andrà a formare il COMPOST, sorta di humus, che una volta svuotato nell'apposito contenitore (APPARE L'IMMAGINE DEL CASSONETTO MARRONE) sarà utilizzato come fertilizzante.
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Non dovete assolutamente versarvi olio o nascondervi grassi.
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Gli oli esausti vanno versati in contenitori chiusi e conferiti nei centri di raccolta o presso le officine.
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Gli olii di frittura non vanno gettati nel lavandino o nel water. Per limitare i danni vanno raccolti in contenitori richiudibili, possibilmente uno di quelli che non può essere riciclato (quindi non PET o vetro, bensì fiamma o teschio [inserire immagini e musica identiche a quelle utilizzate prima]) e  gettati nell'immondizia, nel secco. In discarica non filtreranno fino alle falde acquifere.
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Quasi tutto ciò che non potete destinare nei tre tipi di cassonetti illustrati rappresentano la vera 'monnezza da gettare in sacchetti ben chiusi nel classico cassonetto grigio. Questo:
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IMMAGINE
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Questi rifiuti, il cosiddetto secco, del quale ci occuperemo per esteso in un prossimo episodio, finiranno o in discarica o in un inceneritore. Anche di discariche ed inceneritori ci occuperemo più avanti.
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Abbiamo detto quasi tutto: rifiuti chimici di origine domestica che contengono sostanze tossiche o infiammabili (INSERIRE I 4 SIMBOLI DEI RIFIUTI PERICOLOSI) devono essere conferiti negli appositi contenitori presenti nell'Eco Centro da cui vengono trasportati in discarica o al termovalizzatore.
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Anche la carta carbone, le lampadine, le siringhe, la porcellana, la ceramica e i pannolini sono materiali di difficilissimo riciclaggio e per lo più finiscono in discarica attraverso la raccolta del secco.
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Alcune tipologie di rifiuti potremmo definirle particolari/speciali perché non devono finire dalle nostre mani nei cassonetti finora mostrati, tanto meno nell'immondizia di casa.
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Ad esempio, per le batterie esauste potete utilizzare gli appositi cestini (APPARE L'IMMAGINE DEL CESTINO) presso Municipi, scuole, isole ecologiche o sparsi in città dal Comune (oppure i cilindri che si trovano fuori dai supermercati o dai negozi in alcuni centri abitati).
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Le batterie delle auto vanno riconsegnate ai rivenditori.
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Anche i medicinali scaduti devono essere smaltiti con cura.
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Deponeteli nei raccoglitori (APPARE L'IMMAGINE) posizionati all'esterno delle farmacie e delle ASL e se qualche pazzo lo ha divelto riconsegnateli direttamente al farmacista.
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I rifiuti vegetali, foglie, erba, ramaglie e residui floreali, vanno rovesciati senza infilarli né in sacchi né in scatoloni qui (APPARE L'IMMAGINE DEL CASSONETTO).
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SI: erba, rami, foglie, fiori, cassette di legno.
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NO: sassi [foto di un macigno], bancali di legno, umido [foto di un mucchio di letame], terra, scarti di vivai e ramaglie di grosse dimensioni. 
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I rifiuti solidi ingombranti (letti, armadi, materassi, sedie, divani, reti) sono destinati alle discariche autorizzate, avendo cura di differenziare i materiali negli appositi containers.
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In caso di sgombero di cantine, soffitte e garage potete avvisare il comune per evitare di riempire i cassonetti oppure verificare se nella vostra zona esistono associazioni Onlus che, gratuitamente o con un piccolo contributo, effettuino il servizio per conto vostro, magari destinando il salvabile a chi lo può ancora sfruttare.
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Ad ogni modo, quando dovete smaltire grosse quantità d qualsiasi tipologia di rifiuto (tanti e grossi rami potati, una miriade di bottiglie di vetro o plastica vuote dopo una festa oppure le piastrelle della cucina che avete deciso di abbattere, la moquette o il linoleum che cambiate) sforzatevi di trasportarle nelle isole ecologiche dove i containers sono molto più capienti e non rischiate di intasarli con un unico carico.
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Gli INDUMENTI inutilizzati [vestiti strappati o vecchi???] vanno depositati in questi cassonetti (APPARE L'IMMAGINE).
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Per vernici, solventi, smalti e prodotti per la protezione del legno rivolgetevi agli smaltitori della vostra città dei quali trovate l'elenco sulle Pagine Gialle Lavoro [ da controllare!!].
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Per quanto concerne gli ELETTRODOMESTICI, le possibilità sono almeno tre: la discarica per i rottami che nessuno vuole; la permuta usufruendo, se possibile, dei contributi statali; il dono a chi può ancora sfruttare un oggetto funzionante, pensiamo, ad esempio, ai computers di cui le scuole del nostro Bel Paese hanno tanto bisogno.
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===FINALE===
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[Il testo va recitato con un sorriso sarcastico, divertito e la ripresa è un primo piano. Inizio immediato tagliato sulla prima parola e idem sull’ultima.]
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“Riciclare non è un capriccio di metodici perditempo.
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Se non avete la sensibilità per comprendere e misurare la fragilità dell’ambiente che vi circonda e l’influenza che esso ha sulla vostra salute e su quella del genere umano, considerate almeno la differenziazione dei rifiuti e il loro riciclaggio dal punto di vista economico. Riciclare significa investire e risparmiare, personalmente e collettivamente. Ci sentiamo.”
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Versione attuale delle 04:36, 7 feb 2009