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Il caso homolaicus

Da Cantiere.
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La SIAE contro un sito culturale e didattico

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Il 10 gennaio 2007, la SIAE richiede al signor Enrico Galavotti il pagamento di 4'740 euro per l’utilizzo di immagini di quadri famosi nel suo sito.

Siamo d'accordo?

Il video

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Dati tecnici

  • Content Rating: General
  • Lingua: italiano
  • durata: 9'52
  • data: 27 marzo 2007
  • formato originale: miniDV, 4:3, PAL
  • location: Girato in interno.


Crediti

Il copione

Il caso Homolaicus

Questa è la storia del signor Enrico Galavotti, detto in rete: Galarico, di Cesena.

Il signor Enrico Galavotti, classe 1954, insegna dal 1977 materie umanistiche e letterarie.

Il signor Galavotti è un amante dell'arte e della cultura e da diversi anni gestisce il sito homolaicus.com, un sito culturale e didattico, in cui si può trovare di tutto, dalle introduzioni storiche al commento di quadri famosi.

E proprio le pagine che contengono i commenti a quadri famosi sono la ragione di questa sua brutta avventura.

la raccomandata

Il 10 gennaio 2007, al signor Galavotti, arriva una raccomandata dalla SIAE, la Società Italiana Autori ed Editori, ovvero la società che si occupa della tutela dei diritti d'autore in Italia. Leggiamo alcuni estratti:

"Abbiamo rilevato all'interno del Vostro interessante sito la riproduzione di opere dell'arte figurativa protette in base alla legge italiana sul diritto d'autore.

Vi informiamo che l'utilizzazione, anche parziale, di un'opera costituisce lesione del diritto morale dell'autore e che la riproduzione non autorizzata delle opere in questione lede gli esclusivi diritti patrimoniali che la legge riconosce agli stessi.

Al fine di regolarizzare seppure a posteriori le utilizzazioni effettuate da agosto 2002 fino ad oggi, Vi invitiamo a provvedere alla corresponsione dei diritti d'autore dovuti.

74 immagini di quadri (fra cui Kandinski, Klee e Picasso) x 53,38 euro l'una fanno 3'950 euro + 20% Iva fanno un totale di 4'740 euro da pagare in 30 giorni.

In attesa di gradito e pronto riscontro vi porgiamo distinti saluti."

telefonate alla SIAE

Allora il signor Galavotti telefona alla SIAE per spiegare che il suo è un sito didattico.

Prima scoperta: la SIAE non fa alcuna differenza tra sito didattico e commerciale se non negli importi dovuti.

Ma quali sono i file incriminati?

Se un autore è protetto lo sono anche tutte le sue opere.

Ma quali sono gli articoli della Legge 633 del 1941 che il prof ha violato?

Risposta: la SIAE applica la legge con tutti i suoi aggiornamenti e in conformità alle norme europee.

Ma ci sono state segnalazioni dagli eredi?

Nessuna. La siae si muove autonomamente, insieme alle siae degli altri paesi europei.

Piccola parentesi, nessuno degli autori è in vita, ma la legge prevede la tutela degli eredi, per 70 anni dopo la loro morte. Anzi, Wassily Kandinsky è morto nel 1944 e Paul Klee addirittura nel 1940. Se avesse aspettato 3 anni per uno e 7 anni per l'altro, il signor Galavotti si sarebbe risparmiato 3843 euro!

Una curiosità della raccomandata è che dice:

"Facciamo presente che, anche se trattasi di utilizzazione posta in essere senza aver richiesto e regolarmente ottenuto la preventiva autorizzazione S.I.A.E. questi uffici eccezionalmente non hanno applicato a titolo di penale le previste maggiorazioni dei diritti stessi".

Perché tanta generosità? Forse perché esistono due tabelle di calcolo per le tariffe? una, quella comunicata dalla SIAE al signor Galavotti, e l'altra, quella presente sul sito della SIAE, ferma al giugno 2004, con tariffe nettamente inferiori…

stampa e petizione

Ed ecco che al caso iniziano ad interessarsi alcuni media:

Il primo è il giornalista dell'Espresso Pino Nicotri, che il 23 gennaio segnala il caso nel suo blog e intervista il signor Galavotti. Poi è la rivista online Punto Informatico, che seguirà il caso con diversi articoli. E a questo punto l'ANITEL, l'associazione Nazionale Insegnanti Tutor e-Learning, di cui Galavotti fa parte, lancia una petizione online. La sottoscrizione inizia il 28 Gennaio:

"Chiediamo ai Ministeri della Giustizia, della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali che la Scuola, nell'ambito della propria e specifica funzione educativa, formativa e didattica, sia esentata dal COPYRIGHT in situazioni non profit e che gli insegnanti vengano equiparati alle categorie che possono beneficiare gratuitamente di opere artistiche nel contesto professionale, senza fini di lucro."

Inoltre la petizione chiede che le richieste vengano estese a tutti i produttori di cultura a livello gratuito comprese ad esempio le associazioni.

come evitare il salasso?

"categorie che possono beneficiare gratuitamente di opere artistiche nel contesto professionale" Ma cosa vuol dire? Significa che ci sono delle categorie professionali esenti dal pagamento dei diritti d'autore? Sì. I giornalisti.

Infatti la SIAE fa notare al signor Galavotti che avrebbe potuto evitare il salasso iscrivendosi all’albo dei giornalisti, acquistando così il diritto di cronaca per utilizzare liberamente le stesse immagini.

Quindi i giornalisti possono fare didattica, ma gli insegnanti no? Mah...

È interessante che la SIAE applichi la legge 633 del 1941 trascurando però l’articolo 70 della stessa legge, che prevede libertà d'uso se per critica o discussione; a patto di citare la fonte (cosa che il signor Galavotti, sul suo sito, ha fatto regolarmente);

risposta della SIAE

A questo punto, Punto Informatico contatta la SIAE ed intervista il direttore della sezione delle opere letterarie e arti figurative Luigi Cecere. Sentiamo degli estratti:

- Perché la SIAE ha inviato una lettera minatoria ad un sito amatoriale, non commerciale che riproduceva quadri di Matisse, Kandinsky, Picasso ecc. a scopo didattico, imponendogli dopo molti anni di pagare i diritti?

- La lettera non era minatoria. Ricordava un principio essenziale: il lavoro altrui va rispettato. E quindi i diritti d'autore vanno corrisposti.

- Ma scusi, il sito a cui volete far pagare il diritto d'autore è un sito didattico, gratuito non commerciale, che non chiede alcun pagamento di abbonamenti o altro!

- Intanto il sito in questione, homolaicus, presenta pubblicità. E la pubblicità è una fonte d'incasso.

- Ma è un sito didattico. Così si strozza la diffusione della cultura!

- Anche in questo caso la SIAE ha applicato tariffe ridotte, in considerazione dell'uso culturale. (…) Aggiungo che gli editori scolastici per i loro libri didattici pagano regolarmente il diritto d'autore, sia pure con tariffe agevolate. (…) Quando utilizzo il lavoro di un altro, qualsiasi sia lo scopo, questo lavoro va onorato e rispettato. Alla radio, alla televisione e su internet.

- Ma il sito faceva un uso parziale delle immagini...

- Infatti le manipolava. Contravvenendo a un diritto elementare degli artisti e degli autori: il diritto morale a non vedere modificata o utilizzata senza autorizzazione la propria opera.

modificare è vietato!!

Infatti il signor Galavotti ha commesso un altro atto imperdonabile secondo la SIAE: si è permesso di modificare le immagini, un atto lesivo della dignità morale degli artisti! Addirittura, nella sezione dedicata all'artista Pablo Picasso ha scomposto un autoritratto in tessere di un puzzle virtuale! Quindi per prima cosa il signor Galavotti deve immediatamente eliminare il puzzle in questione dal sito e la SIAE si riserva il diritto di quantificare separatamente l'ammontare dei diritti dovuti a titolo risarcitorio, se gli eredi di Picasso riterranno di denunciare Galavotti per lesione del diritto morale di Picasso!

"L'utilizzazione, anche parziale, di un'opera costituisce lesione del diritto morale dell'autore" ha scritto a Galavotti la SIAE. Ma non è vero! Come Nicola Grossi di Creative Commons Italia spiega a Galavotti, "deve esserci una lesione dell'onore e/o della reputazione, rilevata come tale da parte degli eredi, non della SIAE: la SIAE non tratta i diritti morali perché i diritti morali sono personali e non possono essere oggetto del mandato SIAE. La SIAE si deve occupare soltanto dei diritti patrimoniali. infatti, non si cura dei diritti morali, imprescrittibili, degli autori i cui diritti patrimoniali si sono estinti. Quindi, in assenza di una pronuncia da parte degli eredi, non può dirsi che si tratti di una lesione di diritti morali.”

altri sviluppi e interrogazioni parlamentari

Ma altri media sono coinvolti nel caso, soprattutto riviste online.

Intanto l'iniziativa dell'ANITEL riceve l'appoggio della CGIL mentre la SIAE riceve l'appoggio dell'ADAGP, la SIAE francese, attraverso la sua direttrice che manifesta il suo "disappunto per gli attacchi apparsi sulla stampa italiana contro la Siae che richiedeva il diritto d’autore per l’utilizzazione di opere visive tutelate" e si aggiunge: "La teoria della cultura gratuita è un’illusione!"

Ma a nessuno viene in mente l’art. 33 della nostra Costituzione? “Arte e scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”

Arrivano anche ben tre interrogazioni parlamentari: la prima del senatore Bulgarelli, poi l'onorevole Anna Maria Cardano ed infine l'onorevole Luana Zanella. In queste interrogazioni si cita una interessante legge degli Stati Uniti basata sul "fair use", che "permette di pubblicare materiali sotto copyright senza autorizzazione, purché vi siano fini e intenti educativi".

finale

Nelle interrogazioni parlamentari si propone di invitare la SIAE perlomeno ad una moratoria per dare il tempo ai docenti di controllare il loro enorme patrimonio digitale, e rimettersi in regola con la SIAE. Infatti il signor Galavotti è solo uno dei destinatari delle raccomandate della SIAE.

E non pensate infatti che al signor Galavotti basti togliere le piccole pubblicità per evitare di pagare la SIAE. La SIAE esige il pagamento anche dai siti che non hanno pubblicità! La SIAE non fa differenza tra sito didattico e commerciale se non negli importi dovuti.

Ma quanti siti rischiano di incappare nelle sanzioni?

I vostri siti sono realmente in regola con la coscienza... anzi con la SIAE?


La bibliografia

Siti principali

Articoli dal sito SIAE

Punto Informatico – Articoli

Il Sole24Ore - Articoli

Altri Articoli

Materiale sparso