<analytics uacct="UA-6089322-1" ></analytics>

Diritti d'autori creativi: differenze tra le versioni

Da Cantiere.
m
m (fusione pagine episodio)
 
(3 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{VB_testata|Diritti d'autori creativi}} {{TOCright}} __NOTITLE__
+
'''CopyZero e Creative Commons: alternative alla SIAE'''
{{VB_PaginePuntate|5}}
+
 
 +
{{Navigazione|π-Videoblog}}
 +
 
 +
 
 +
{{TOCright}}
  
 
[[image:videoblog005.jpg|right|thumb|200px]]
 
[[image:videoblog005.jpg|right|thumb|200px]]
 +
 +
 +
==Il video==
 +
 +
{{#widget:Blip.tv|id=662088|width=480|height=390}}
  
 
===Guarda il video (Flash streaming)===
 
===Guarda il video (Flash streaming)===
Riga 47: Riga 56:
 
* ‘‘‘Licenza’‘‘: Creative Commons "Attribution"<a rel="license" href="http://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/"><br>
 
* ‘‘‘Licenza’‘‘: Creative Commons "Attribution"<a rel="license" href="http://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/"><br>
 
<img alt="Creative Commons License" style="border-width:0" src="http://i.creativecommons.org/l/by/2.5/it/88x31.png" />]
 
<img alt="Creative Commons License" style="border-width:0" src="http://i.creativecommons.org/l/by/2.5/it/88x31.png" />]
 +
 +
 +
==Copione==
 +
 +
===Diritti d'autori creativi===
 +
 +
Chi non si è sentito, almeno una volta nella vita, un grande artista?
 +
 +
Tutti abbiamo scritto qualcosa. Molti di noi usano la telecamera. Quasi tutti abbiamo scattato una bella fotografia. E c’è chi suona in un gruppo musicale o addirittura scrive delle canzoni.
 +
 +
Tutti noi oggigiorno possiamo dare sfogo alla nostra creatività. E nell'era dei computer e di internet, tutte queste creazioni possono essere digitalizzate e condivise con il mondo intero. Ma come difendere i diritti sulle nostre opere?
 +
 +
Tre sono le angosce dell'artista: che la propria opera venga plagiata; che venga sfruttata da parte di altri; che venga modificata e trasformata in qualcos'altro.
 +
 +
Ma andiamo con ordine. Come fare per essere riconosciuti come autori di un'opera inedita?
 +
 +
===paternità (CopyZero)===
 +
In teoria non bisogna fare niente, perché, nel momento stesso in cui completate la vostra opera la legge vi attribuisce automaticamente il diritto alla paternità e tutti i diritti su di essa.
 +
 +
Ma se un furfantello sostenesse di essere lui il vero autore di un vostro lavoro, sareste voi a dover provare che in una data anteriore a quella di qualunque altro pretendente ne possedevate un esemplare. Come dimostrarlo?
 +
 +
Una soluzione molto conveniente consiste nello spedirvi per raccomandata la vostra opera in busta sigillata: il timbro postale farà da sigillo di garanzia. Un metodo semplice ed economico, ma che include una complicazione tipicamente legalese:
 +
 +
"detta impronta può attribuire garanzia di anteriorità della datazione, solo ove lo scritto faccia un corpo unico con il foglio sul quale il timbro è stato apposto." Tradotto significa che dovete fare in modo che il timbro venga apposto sull'opera stessa.
 +
 +
Dunque il metodo non è forse molto pratico, e in ogni caso non andrebbe bene per le registrazioni musicali, o i video, e la validità del timbro verrebbe confermata solo in una eventuale valutazione giudiziale.
 +
 +
La soluzione più conosciuta è quella di depositare l'opera presso la SIAE, la Società Italiana Autori e Editori, la quale richiede, ai non associati, un compenso di 110 euro ogni 5 anni, per ogni deposito. Possibile che non ci sia altra alternativa?
 +
 +
Sì, una c'è: è il metodo Copyzero!
 +
 +
Le opere dell'ingegno possono essere tutelate attraverso l'utilizzo della firma digitale qualificata e della marca temporale.
 +
 +
Il metodo Copyzero permette di firmare e datare elettronicamente le vostre opere. Non è molto più complesso del deposito presso la SIAE, costa molto meno, e ha lo stesso valore della firma autografa su carta. Ma vediamo di spiegare il processo nel modo più semplice possibile:
 +
 +
Ricetta: Copyzero
 +
 +
Ingredienti:
 +
* computer con connessione a internet
 +
* carta di credito
 +
 +
Materiale da procurarsi:
 +
* smart Card e Lettore di smart Card
 +
 +
Tempo necessario:
 +
* prima volta: alcune ore
 +
* volte successive: un minuto
 +
 +
1) La vostra opera deve essere digitalizzata. file di testo, audio, video, foto digitali o scannerizzate, va tutto bene;
 +
 +
2) Sul sito di infoCamere prenotate un appuntamento per il ritiro della smart card nel punto di distribuzione più comodo per voi;
 +
 +
3) Intanto che aspettate il giorno dell'appuntamento, procuratevi un lettore di smart card. È possibile acquistarlo anche presso InfoCamere;
 +
 +
4) Recatevi all'appuntamento per ritirare la smart card.
 +
 +
5) Collegate il lettore smart card al vostro computer e installate il suo driver;
 +
 +
6) Scaricate il programma Dike e installatelo. È un software gratuito che permette di svolgere le normali operazioni con la smart card;
 +
 +
7) Dal sito di InfoCamere, comprate le marche temporali purtroppo non si possono comperare singolarmente, ma sono vendute solo in blocchi di 100;
 +
 +
8) Inserite la Smart Card nel lettore e applicate al file la marca temporale e la firma digitale.
 +
 +
9) Fate le copie necessarie del file firmato... e conservatelo in un luogo sicuro.
 +
 +
Costo finale della prima operazione? 92 euro
 +
 +
Costo delle successive 99 firme? 0!
 +
 +
La durata della marca temporale è di 4 anni: ma il periodo di validità può essere esteso facilmente applicando una nuova marca temporale prima che la vecchia scada. La marca scaduta può comunque essere fatta valere in giudizio fino a 10 anni dalla data della sua apposizione.
 +
 +
Ma ammettiamo che siate troppo pigri e non vogliate acquistare la smart card, il lettore e le marche temporali: l'associazione CostoZero, gli 'inventori' del CopyZero, vi viene incontro con l'iniziativa CopyZero online e applica la firma digitale e la marca temporale per voi! Vediamo come funziona quest'altra alternativa:
 +
 +
Riempite un modulo, mettete tutte le vostre opere in un file di archivio protetto da password e glielo inviate. Loro ci mettono la firma digitale e la marca temporale e voi ve lo riprendete firmato.
 +
 +
Costo? 36 centesimi di euro per ogni pacchetto di opere che gli inviate più una donazione a piacere per l'associazione. Ma perché questa filantropia?
 +
 +
Il Movimento Costozero si pone l'obiettivo di trasformare i mezzi di comunicazione in fonti di reale sviluppo sociale e per questo promuove tutte le idee innovative che possono abbattere i costi dell'informazione. Non male, no?
 +
 +
Precisiamo, l'uso di CopyZero non esclude l'iscrizione alla SIAE, ma sostituisce il deposito dell'opera presso la stessa. L'associarsi alla SIAE e depositarvi un'opera sono due operazioni distinte e indipendenti.
 +
 +
===diritti patrimoniali (Creative Commons)===
 +
A questo punto abbiamo risolto la questione della certificazione della paternità dell'opera. E per i diritti patrimoniali che si fa?
 +
 +
Innanzitutto ricapitoliamo che cosa sono i diritti patrimoniali... Voi, in quanto autori di un'opera, possedete automaticamente tutti i diritti sulla stessa. Proprio tutti.
 +
 +
* vostro è il diritto di pubblicarla, o di venderla,
 +
* vostro il diritto di copiarla, o di trascriverla,
 +
* vostro il diritto di prestarla, noleggiarla, o di autorizzare terzi a farlo
 +
* vostro il diritto di eseguirla, rappresentarla o recitarla in pubblico
 +
* vostro il diritto di comunicarla o diffonderla
 +
* vostro il diritto di tradurla o elaborarla
 +
 +
in parole povere, vostro il diritto di farne quello che volete, e per qualsiasi utilizzo anche gratuito, siete voi a stabilire prezzo e condizioni.
 +
 +
Nessuno può prendervi un'opera senza la vostra autorizzazione e se qualcuno lo fa potete richiedere un giusto risarcimento.
 +
 +
Tutti i diritti elencati sono indipendenti l'uno dall'altro, il che significa che l'esercizio di uno non esclude l'esercizio di tutti gli altri; inoltre tali diritti riguardano sia l'opera nel suo insieme, che in ciascuna delle sue parti. Diritti che possono essere concessi a terzi, dietro compenso o gratuitamente.
 +
 +
Mio, mio, mio, tutto mio...
 +
 +
Il metodo più conosciuto per tutelare i diritti patrimoniali, è quello di associarsi alla SIAE, a cui la legge affida in via esclusiva l’attività di intermediazione.
 +
 +
Per chi è inserito nel mercato è sicuramente conveniente. Ma se siete un artista emergente, siete sicuri che incasserete di più, di quanto pagate come quota di associato?
 +
 +
Chiariamo un punto: se non vi associate alla SIAE, non significa che rinunciate ai diritti patrimoniali sulle vostre opere! La legge vi autorizza ad amministrare autonomamente questi diritti.
 +
 +
Ma vi servono davvero tutti questi diritti? Non è che con la mania di possedere e controllare state semplicemente perdendo delle occasioni per promuovere il vostro lavoro e il vostro talento?
 +
 +
Le licenze Creative Commons nascono con lo spirito di incoraggiare gli autori a sperimentare nuovi modi per promuovere e commercializzare le proprie opere.
 +
 +
L'idea di base è che, nell'era di internet, non si può impedire che un'opera circoli liberamente. Comunque l'autore si riserva il diritto di scegliere a quali condizioni concedere queste libertà.
 +
 +
Creative Commons è un'organizzazione non-profit che mette a disposizione attraverso internet delle licenze preconfezionate da applicare alle proprie opere, che illustrano in modo chiaro, cosa l'autore autorizza e quali diritti invece mantiene.
 +
 +
Per scegliere la licenza che più si addice a voi basta rispondere a due semplici domande: La prima è: permetti l'uso commerciale della tua opera?
 +
 +
Rispondendo no, ad esempio, significa che permettete a chiunque di usufruirne, a condizione che non sia per scopi di lucro o promozionali.
 +
 +
Scambiare una mia canzone attraverso internet? Possibile! Vendere CD con la mia canzone? Vietato!
 +
 +
La seconda domanda è invece: permetti di modificare la tua opera?
 +
 +
tre sono le risposte possibili... ma qui entriamo in un nuovo capitolo, che va approfondito...
 +
 +
===opere derivate (Copyleft)===
 +
Un'opera derivata è un'opera d'ingegno autonoma, ma creata a partire da una o più opere già esistenti. Per essere definita tale deve esserci nella trasformazione una certa dose di originalità e di novità: non bastano pochi aggiustamenti.
 +
 +
Se qualcuno volesse trasformare la vostra opera per realizzarne una nuova, diversa, anche se bellissima, anche se per fini umanitari, voi avete il diritto di dirgli di no. Senza la vostra autorizzazione scritta, nessuno può fare niente.
 +
 +
Le licenze Creative Commons vi offrono la possibilità di ribadire un diritto che già vi spetta, ovvero il diritto di vietare la creazione di opere derivate dalla vostra.
 +
 +
E molti artisti fanno questa scelta, perché pensano che così proteggono il proprio lavoro da eventuali deformazioni o storpiature.
 +
 +
Ma c'è un equivoco: il diritto di elaborare un'opera per farne un'altra, è diverso dal diritto morale all'integrità della stessa che garantisce l'autore di non vedersi attribuito materiale non suo, lesivo della sua persona. Vediamolo con un esempio:
 +
 +
È inaccettabile far circolare una versione di "Amleto", in cui la famosa frase diventa: "Vendere o non vendere" perché non è giusto affibbiare a Shakespeare, frasi che non ha scritto.
 +
 +
Diverso invece è la creazione di un'opera derivata, come un film, in cui varie parti del testo vengono rielaborate, per far diventare Amleto, il figlio di un ricco industriale che ha il dubbio se vendere o no, l'azienda del padre.
 +
 +
L'obiezione di molti artisti è: Non è giusto che altri guadagnino con il mio duro lavoro! Ma in questo caso basta apporre la condizione "non commerciale" ed ogni sfruttamento economico delle opere derivate continuerà a dipendere da voi.
 +
 +
Nessuna opera nasce dal nulla. Perché vietare ad intere generazioni di esprimere la propria creatività prendendo spunto da ciò che le circonda?
 +
 +
Per non fermare la rigenerazione della cultura e delle idee le licenze Creative Commons offrono anche l'opzione "condividi allo stesso modo". Le opere derivate dalla vostra dovranno essere concesse alle stesse condizioni che voi avete posto.
 +
 +
Se avete permesso lo sfruttamento commerciale, lo dovrà permettere anche l'autore dell'opera derivata, se lo avete vietato, lo dovrà vietare pure lui. E anche lui dovrà autorizzare la creazione di opere derivate dalla sua con la condizione "condividi allo stesso modo". E così via.
 +
 +
Dunque per quanto riguarda le opere derivate, le licenze Creative Commons offrono tre possibilità:
 +
* non concedere il permesso (un peccato)
 +
* concederlo e basta
 +
* oppure concederlo con la clausola " condividi allo stesso modo".
 +
 +
Ah dimenticavo! In tutte le principali licenze CC l'autore richiede esplicitamente che gli venga attribuita la paternità dell'opera.
 +
 +
Moltissimi artisti utilizzano le licenze Creative Commons per pubblicare le proprie opere, perché sono chiare e semplici da usare. E' un grande cambio di mentalità!
 +
 +
Ma purtroppo in Italia queste licenze hanno un limite, in quanto la legge sul diritto d'autore prevede che i diritti di utilizzazione di un'opera vengano concessi espressamente per iscritto.
 +
 +
Questo non invalida completamente le licenze Creative Commons, ma è consigliabile, nel caso di utilizzazioni commerciali di una certa rilevanza, ottenere un'autorizzazione scritta da parte dell'autore dell'opera.
 +
 +
Ancora una precisazione: chi è associato alla SIAE non può utilizzare le licenze Creative Commons perché, eccetto casi determinati indicati nel nuovo regolamento, ha delegato alla SIAE la tutela di TUTTI i diritti patrimoniali in QUALSIASI contesto su TUTTE le proprie opere. Anche quelle future.
 +
 +
A voi la scelta.
 +
 +
===finale===
 +
Esistono molte altre licenze creative, ma non vogliamo qui addentrarci in cavilli giuridici. Il nostro scopo era solo quello di parlare delle principali paure di un'autore, no?
 +
 +
A proposito... ...sotto quale licenza abbiamo scelto di rilasciare questo videoblog?
 +
 +
Noi vorremmo che il nostro lavoro si diffondesse il più possibile perché ci piacerebbe cambiare la mentalità sul diritto d'autore e nello stesso tempo vorremmo far conoscere le nostre competenze e capacità.
 +
 +
Siamo come degli artigiani che vendono le loro creazioni in base al tempo, alle energie e ai materiali che hanno impiegato.
 +
 +
Una volta che i nostri sforzi sono stati ricompensati, perché pretendere dell'altro?
 +
 +
==La bibliografia==
 +
===Siti principali===
 +
* [http://www.costozero.org/ www.costozero.org]
 +
* [http://www.creativecommons.org/ www.creativecommons.org]
 +
* [http://www.card.infocamere.it/ www.card.infocamere.it]
 +
 +
===Opere principali===
 +
* Simone Aliprandi, “[http://www.copyleft-italia.it/libro3/ Capire il copyright - percorso guidato nel diritto d'autore]”, ed. PrimaOra, 2007;
 +
* Simone Aliprandi, “[http://www.copyleft-italia.it/libro2/index.htm Teoria e pratica del copyleft - guida all'uso delle licenze opencontent]”, NdA Press, 2006;
 +
* Simone Aliprandi, "[http://www.copyleft-italia.it/libro/ Copyleft e opencontent - l'altra faccia del copyright]”, ed. Primaora, 2005;
 +
* Antonella Beccaria, "[http://www.stampalternativa.it/liberacultura/?p=65 Permesso d’Autore: percorsi per la produzione di cultura libera]", Stampa Alternativa, 2006
 +
* Lawrence Lessig, “[http://www.copyleft-italia.it/pubblicazioni/Lessig-CulturaLibera.pdf Cultura libera. Un equilibrio fra anarchia e controllo, contro l'estremismo della proprietà intellettuale]”, Apogeo Editore, 2005; titolo originale “Free culture”, 2004.

Versione attuale delle 04:07, 6 feb 2009

CopyZero e Creative Commons: alternative alla SIAE

{{#ifexpr: 0 = 1|
{{#ifexpr: 0 >1|<h{{{livello}}} style="font-size:100%;border:0;margin:0;padding:0;color:inherit;text-align:inherit;font-weight:inherit;">}}π-Videoblog{{#ifexpr: 0 >1|</h{{{livello}}}>}}
{{#if:Template:π-Videoblog|}}
 
{{#if:|
[[|]]
}}
| {{#if:|
[[Immagine:{{{sfondo}}}|center]]
}}
{{#if:Nuvola_apps_help_index.png‎|24px}}}}
π-Videoblog
π-Videoblog

π-Videoblog · VBP1 · VBP2 · VBP3 · VBP4 · VBP5
In preparazione: India, Novartis e il caso Glivec · Libertà in rete · Open Access

[[|]]
}}


Videoblog005.jpg


Il video

{{#widget:Blip.tv|id=662088|width=480|height=390}}

Guarda il video (Flash streaming)

Scarica il video (Tasto Destro)


Puoi anche guardare il video in Streaming da arcoiris.tv:

Oppure puoi scaricarlo dal sito di Arcoiris.tv (MPEG-2 oppure Xvid/AVI).


Dati tecnici

  • ‘‘‘Content Rating’‘‘: General
  • ‘‘‘Lingua’‘‘: italiano
  • ‘‘‘durata’‘‘: 13'46
  • ‘‘‘data’‘‘: 28 ottobre 2007
  • ‘‘‘formato originale’‘‘: miniDV, 4:3, PAL
  • ‘‘‘location’‘‘: Girato per le strade di Modena.


Crediti

  • ‘‘‘Testo, regia e montaggio’‘‘: Christian Biasco, Francesca Terri
  • ‘‘‘Narratore’‘‘: Christian Biasco
  • ‘‘‘Riprese’‘‘: Marco Scarabelli, Francesca Terri
  • ‘‘‘Produzione’‘‘: ">Arcoiris.tv
  • ‘‘‘Sigla’‘‘: “Clori, mio ben mia vita”, Giovanni Battista Bononcini
  • Si ringraziano per la ‘‘‘collaborazione’‘‘:
  • Nicola A. Grossi (">Movimento CostoZero)
  • ‘‘‘Licenza’‘‘: Creative Commons "Attribution"<a rel="license" href="http://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/">

<img alt="Creative Commons License" style="border-width:0" src="http://i.creativecommons.org/l/by/2.5/it/88x31.png" />]


Copione

Diritti d'autori creativi

Chi non si è sentito, almeno una volta nella vita, un grande artista?

Tutti abbiamo scritto qualcosa. Molti di noi usano la telecamera. Quasi tutti abbiamo scattato una bella fotografia. E c’è chi suona in un gruppo musicale o addirittura scrive delle canzoni.

Tutti noi oggigiorno possiamo dare sfogo alla nostra creatività. E nell'era dei computer e di internet, tutte queste creazioni possono essere digitalizzate e condivise con il mondo intero. Ma come difendere i diritti sulle nostre opere?

Tre sono le angosce dell'artista: che la propria opera venga plagiata; che venga sfruttata da parte di altri; che venga modificata e trasformata in qualcos'altro.

Ma andiamo con ordine. Come fare per essere riconosciuti come autori di un'opera inedita?

paternità (CopyZero)

In teoria non bisogna fare niente, perché, nel momento stesso in cui completate la vostra opera la legge vi attribuisce automaticamente il diritto alla paternità e tutti i diritti su di essa.

Ma se un furfantello sostenesse di essere lui il vero autore di un vostro lavoro, sareste voi a dover provare che in una data anteriore a quella di qualunque altro pretendente ne possedevate un esemplare. Come dimostrarlo?

Una soluzione molto conveniente consiste nello spedirvi per raccomandata la vostra opera in busta sigillata: il timbro postale farà da sigillo di garanzia. Un metodo semplice ed economico, ma che include una complicazione tipicamente legalese:

"detta impronta può attribuire garanzia di anteriorità della datazione, solo ove lo scritto faccia un corpo unico con il foglio sul quale il timbro è stato apposto." Tradotto significa che dovete fare in modo che il timbro venga apposto sull'opera stessa.

Dunque il metodo non è forse molto pratico, e in ogni caso non andrebbe bene per le registrazioni musicali, o i video, e la validità del timbro verrebbe confermata solo in una eventuale valutazione giudiziale.

La soluzione più conosciuta è quella di depositare l'opera presso la SIAE, la Società Italiana Autori e Editori, la quale richiede, ai non associati, un compenso di 110 euro ogni 5 anni, per ogni deposito. Possibile che non ci sia altra alternativa?

Sì, una c'è: è il metodo Copyzero!

Le opere dell'ingegno possono essere tutelate attraverso l'utilizzo della firma digitale qualificata e della marca temporale.

Il metodo Copyzero permette di firmare e datare elettronicamente le vostre opere. Non è molto più complesso del deposito presso la SIAE, costa molto meno, e ha lo stesso valore della firma autografa su carta. Ma vediamo di spiegare il processo nel modo più semplice possibile:

Ricetta: Copyzero

Ingredienti:

  • computer con connessione a internet
  • carta di credito

Materiale da procurarsi:

  • smart Card e Lettore di smart Card

Tempo necessario:

  • prima volta: alcune ore
  • volte successive: un minuto

1) La vostra opera deve essere digitalizzata. file di testo, audio, video, foto digitali o scannerizzate, va tutto bene;

2) Sul sito di infoCamere prenotate un appuntamento per il ritiro della smart card nel punto di distribuzione più comodo per voi;

3) Intanto che aspettate il giorno dell'appuntamento, procuratevi un lettore di smart card. È possibile acquistarlo anche presso InfoCamere;

4) Recatevi all'appuntamento per ritirare la smart card.

5) Collegate il lettore smart card al vostro computer e installate il suo driver;

6) Scaricate il programma Dike e installatelo. È un software gratuito che permette di svolgere le normali operazioni con la smart card;

7) Dal sito di InfoCamere, comprate le marche temporali purtroppo non si possono comperare singolarmente, ma sono vendute solo in blocchi di 100;

8) Inserite la Smart Card nel lettore e applicate al file la marca temporale e la firma digitale.

9) Fate le copie necessarie del file firmato... e conservatelo in un luogo sicuro.

Costo finale della prima operazione? 92 euro

Costo delle successive 99 firme? 0!

La durata della marca temporale è di 4 anni: ma il periodo di validità può essere esteso facilmente applicando una nuova marca temporale prima che la vecchia scada. La marca scaduta può comunque essere fatta valere in giudizio fino a 10 anni dalla data della sua apposizione.

Ma ammettiamo che siate troppo pigri e non vogliate acquistare la smart card, il lettore e le marche temporali: l'associazione CostoZero, gli 'inventori' del CopyZero, vi viene incontro con l'iniziativa CopyZero online e applica la firma digitale e la marca temporale per voi! Vediamo come funziona quest'altra alternativa:

Riempite un modulo, mettete tutte le vostre opere in un file di archivio protetto da password e glielo inviate. Loro ci mettono la firma digitale e la marca temporale e voi ve lo riprendete firmato.

Costo? 36 centesimi di euro per ogni pacchetto di opere che gli inviate più una donazione a piacere per l'associazione. Ma perché questa filantropia?

Il Movimento Costozero si pone l'obiettivo di trasformare i mezzi di comunicazione in fonti di reale sviluppo sociale e per questo promuove tutte le idee innovative che possono abbattere i costi dell'informazione. Non male, no?

Precisiamo, l'uso di CopyZero non esclude l'iscrizione alla SIAE, ma sostituisce il deposito dell'opera presso la stessa. L'associarsi alla SIAE e depositarvi un'opera sono due operazioni distinte e indipendenti.

diritti patrimoniali (Creative Commons)

A questo punto abbiamo risolto la questione della certificazione della paternità dell'opera. E per i diritti patrimoniali che si fa?

Innanzitutto ricapitoliamo che cosa sono i diritti patrimoniali... Voi, in quanto autori di un'opera, possedete automaticamente tutti i diritti sulla stessa. Proprio tutti.

  • vostro è il diritto di pubblicarla, o di venderla,
  • vostro il diritto di copiarla, o di trascriverla,
  • vostro il diritto di prestarla, noleggiarla, o di autorizzare terzi a farlo
  • vostro il diritto di eseguirla, rappresentarla o recitarla in pubblico
  • vostro il diritto di comunicarla o diffonderla
  • vostro il diritto di tradurla o elaborarla

in parole povere, vostro il diritto di farne quello che volete, e per qualsiasi utilizzo anche gratuito, siete voi a stabilire prezzo e condizioni.

Nessuno può prendervi un'opera senza la vostra autorizzazione e se qualcuno lo fa potete richiedere un giusto risarcimento.

Tutti i diritti elencati sono indipendenti l'uno dall'altro, il che significa che l'esercizio di uno non esclude l'esercizio di tutti gli altri; inoltre tali diritti riguardano sia l'opera nel suo insieme, che in ciascuna delle sue parti. Diritti che possono essere concessi a terzi, dietro compenso o gratuitamente.

Mio, mio, mio, tutto mio...

Il metodo più conosciuto per tutelare i diritti patrimoniali, è quello di associarsi alla SIAE, a cui la legge affida in via esclusiva l’attività di intermediazione.

Per chi è inserito nel mercato è sicuramente conveniente. Ma se siete un artista emergente, siete sicuri che incasserete di più, di quanto pagate come quota di associato?

Chiariamo un punto: se non vi associate alla SIAE, non significa che rinunciate ai diritti patrimoniali sulle vostre opere! La legge vi autorizza ad amministrare autonomamente questi diritti.

Ma vi servono davvero tutti questi diritti? Non è che con la mania di possedere e controllare state semplicemente perdendo delle occasioni per promuovere il vostro lavoro e il vostro talento?

Le licenze Creative Commons nascono con lo spirito di incoraggiare gli autori a sperimentare nuovi modi per promuovere e commercializzare le proprie opere.

L'idea di base è che, nell'era di internet, non si può impedire che un'opera circoli liberamente. Comunque l'autore si riserva il diritto di scegliere a quali condizioni concedere queste libertà.

Creative Commons è un'organizzazione non-profit che mette a disposizione attraverso internet delle licenze preconfezionate da applicare alle proprie opere, che illustrano in modo chiaro, cosa l'autore autorizza e quali diritti invece mantiene.

Per scegliere la licenza che più si addice a voi basta rispondere a due semplici domande: La prima è: permetti l'uso commerciale della tua opera?

Rispondendo no, ad esempio, significa che permettete a chiunque di usufruirne, a condizione che non sia per scopi di lucro o promozionali.

Scambiare una mia canzone attraverso internet? Possibile! Vendere CD con la mia canzone? Vietato!

La seconda domanda è invece: permetti di modificare la tua opera?

tre sono le risposte possibili... ma qui entriamo in un nuovo capitolo, che va approfondito...

opere derivate (Copyleft)

Un'opera derivata è un'opera d'ingegno autonoma, ma creata a partire da una o più opere già esistenti. Per essere definita tale deve esserci nella trasformazione una certa dose di originalità e di novità: non bastano pochi aggiustamenti.

Se qualcuno volesse trasformare la vostra opera per realizzarne una nuova, diversa, anche se bellissima, anche se per fini umanitari, voi avete il diritto di dirgli di no. Senza la vostra autorizzazione scritta, nessuno può fare niente.

Le licenze Creative Commons vi offrono la possibilità di ribadire un diritto che già vi spetta, ovvero il diritto di vietare la creazione di opere derivate dalla vostra.

E molti artisti fanno questa scelta, perché pensano che così proteggono il proprio lavoro da eventuali deformazioni o storpiature.

Ma c'è un equivoco: il diritto di elaborare un'opera per farne un'altra, è diverso dal diritto morale all'integrità della stessa che garantisce l'autore di non vedersi attribuito materiale non suo, lesivo della sua persona. Vediamolo con un esempio:

È inaccettabile far circolare una versione di "Amleto", in cui la famosa frase diventa: "Vendere o non vendere" perché non è giusto affibbiare a Shakespeare, frasi che non ha scritto.

Diverso invece è la creazione di un'opera derivata, come un film, in cui varie parti del testo vengono rielaborate, per far diventare Amleto, il figlio di un ricco industriale che ha il dubbio se vendere o no, l'azienda del padre.

L'obiezione di molti artisti è: Non è giusto che altri guadagnino con il mio duro lavoro! Ma in questo caso basta apporre la condizione "non commerciale" ed ogni sfruttamento economico delle opere derivate continuerà a dipendere da voi.

Nessuna opera nasce dal nulla. Perché vietare ad intere generazioni di esprimere la propria creatività prendendo spunto da ciò che le circonda?

Per non fermare la rigenerazione della cultura e delle idee le licenze Creative Commons offrono anche l'opzione "condividi allo stesso modo". Le opere derivate dalla vostra dovranno essere concesse alle stesse condizioni che voi avete posto.

Se avete permesso lo sfruttamento commerciale, lo dovrà permettere anche l'autore dell'opera derivata, se lo avete vietato, lo dovrà vietare pure lui. E anche lui dovrà autorizzare la creazione di opere derivate dalla sua con la condizione "condividi allo stesso modo". E così via.

Dunque per quanto riguarda le opere derivate, le licenze Creative Commons offrono tre possibilità:

  • non concedere il permesso (un peccato)
  • concederlo e basta
  • oppure concederlo con la clausola " condividi allo stesso modo".

Ah dimenticavo! In tutte le principali licenze CC l'autore richiede esplicitamente che gli venga attribuita la paternità dell'opera.

Moltissimi artisti utilizzano le licenze Creative Commons per pubblicare le proprie opere, perché sono chiare e semplici da usare. E' un grande cambio di mentalità!

Ma purtroppo in Italia queste licenze hanno un limite, in quanto la legge sul diritto d'autore prevede che i diritti di utilizzazione di un'opera vengano concessi espressamente per iscritto.

Questo non invalida completamente le licenze Creative Commons, ma è consigliabile, nel caso di utilizzazioni commerciali di una certa rilevanza, ottenere un'autorizzazione scritta da parte dell'autore dell'opera.

Ancora una precisazione: chi è associato alla SIAE non può utilizzare le licenze Creative Commons perché, eccetto casi determinati indicati nel nuovo regolamento, ha delegato alla SIAE la tutela di TUTTI i diritti patrimoniali in QUALSIASI contesto su TUTTE le proprie opere. Anche quelle future.

A voi la scelta.

finale

Esistono molte altre licenze creative, ma non vogliamo qui addentrarci in cavilli giuridici. Il nostro scopo era solo quello di parlare delle principali paure di un'autore, no?

A proposito... ...sotto quale licenza abbiamo scelto di rilasciare questo videoblog?

Noi vorremmo che il nostro lavoro si diffondesse il più possibile perché ci piacerebbe cambiare la mentalità sul diritto d'autore e nello stesso tempo vorremmo far conoscere le nostre competenze e capacità.

Siamo come degli artigiani che vendono le loro creazioni in base al tempo, alle energie e ai materiali che hanno impiegato.

Una volta che i nostri sforzi sono stati ricompensati, perché pretendere dell'altro?

La bibliografia

Siti principali

Opere principali